Dott.ssa Raffaella Brangi - Biologa Nutrizionista Torino
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Quinoa

24/11/2018

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Pur essendo spesso considerata un cereale, la quinoa è in realtà il seme di una pianta la Chenopodium quinoa e rientra tra quelli (come ad esempio amaranto e grano saraceno) che sono definiti pseudo-cereali. Parente delle barbabietole, delle bietole e degli spinaci, la quinoa ha un gusto molto delicato che ricorda vagamente la nocciola, è quindi saporita e molto nutriente. Si presenta in diverse varietà: a seme giallo trasparente, ma anche arancione, rosa, purpureo o nero. La quinoa cuoce in poco tempo e i suoi semi una volta cotti quadruplicano il volume diventando soffici, cremosi ma anche leggermente croccanti. Per queste caratteristiche ed essendo tra l'altro priva di glutine e ricca di proteine, è molto adatta all'alimentazione di bambini e anziani, persone in convalescenza e celiaci.

Originaria del Sudamerica (in particolare delle zone del Perù, Cile e Bolivia) e coltivata in questi luoghi fin dal IV millennio a.C, la quinoa era molto apprezzata dalle popolazioni autoctone per le sue preziose virtù ed era considerata in grado di conferire forza e resistenza. Per questo motivo fu nominata "l'oro degli aztechi". Solo dopo poi, con la conquista spagnola, la quinoa fu conosciuta in Europa e solo recentemente, a partire dagli anni Ottanta, grazie ad alcuni studi sono stati messi in luce tutti i suoi benefici.

Ricca in proteine (14%) la quinoa è fonte completa di aminoacidi essenziali, in essa infatti è presente anche la lisina (aminoacido limitante in molti cereali) in quantità quasi doppia del frumento (766 mg/100g). Per questo motivo è molto indicata per alimentazione di vegetariani e vegani. Essendo priva di glutine, inoltre, è anche indicata per celiaci e per tutti coloro che devono escludere il glutine dalla dieta. La quinoa è anche una buona fonte di calcio, manganese, magnesio, vitamine del gruppo B, vit E, fibre e altri minerali come ferro, fosforo, rame e zinco.

Nell'acquistarla è importante controllare, se venduta sfusa, che non vi siano tracce di umidità e va conservata poi in un contenitore a chiusura ermetica e in un luogo fresco e asciutto, in questo modo si conserva bene anche per qualche settimana. Prima di cucinarla, lavate i semi con un setaccio sotto acqua fredda corrente e poi fatela cuocere in un tegame con 1 parte di semi per 2 parti di acqua, ricordando che il volume a fine cottura raddoppia. Per 100g i tempi di cottura sono di circa 15-20 minuti. Per un'insalata che ricordi le tradizioni indie e sudamericane unite ad un piatto di quiona cotta e raffreddata dei fagioli biologici, aggiungete poi una manciata di semi di girasole, scalogno e coriandolo per insaporire.

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