Pensate a quanto usiamo alcuni elettrodomestici e come sarebbe difficile farne a meno.
Il frigorifero, ad esempio, ha dato la prima grande svolta nel campo dell'igiene alimentare.
Con il freddo viene inibita la crescita e proliferazione di alcuni microrganismi, ciò rende i nostri cibi sicuri e soprattutto facili da conservare.
Inventato nel 1851 dallo scienziato americano John Gorrie, il frigorifero è stata una vera e propria "rivoluzione" casalinga.
Come tutti gli strumenti, che la tecnologia nell'era moderna offre, bisogna, però, saperlo usare.
La temperatura da impostare è 4-5° C, ma questa non resta uguale in ogni sua parte.
Il punto più freddo è il ripiano in basso e questo è il posto adatto per conservare la carne e il pesce freschi; un pò più caldo è, invece, il cassetto al di sotto, ideale per frutta e verdura.
Le uova, i prodotti caseari, i salumi, gli avanzi di cibi precedentemente cotti, le torte e i prodotti contrassegnati dalla scritta "Dopo l'apertura conservare in frigorifero" vanno posizionati nelle mensole centrali oppure se non c'è più spazio in quelle più in alto. Infine, bibite, salse e grassi da condimento che necessitano solo di una leggera refrigerazione, vanno messi nello scompartimento della porta, cioè nel punto più caldo.
Ricordate che per i cibi industriali e confezionati è necessario non superare la data di scadenza del prodotto, per gli altri è bene tenere a mente le seguenti indicazioni:
Insomma, se non esistesse il frigorifero, non sapremmo come conservare in sicurezza tutti i nostri alimenti e, non meno importante, tutti quei “simpatici” magnetini che compriamo come “souvenir” e che fanno del nostro elettrodomestico un vero e proprio diario di viaggio.
Il frigorifero, ad esempio, ha dato la prima grande svolta nel campo dell'igiene alimentare.
Con il freddo viene inibita la crescita e proliferazione di alcuni microrganismi, ciò rende i nostri cibi sicuri e soprattutto facili da conservare.
Inventato nel 1851 dallo scienziato americano John Gorrie, il frigorifero è stata una vera e propria "rivoluzione" casalinga.
Come tutti gli strumenti, che la tecnologia nell'era moderna offre, bisogna, però, saperlo usare.
La temperatura da impostare è 4-5° C, ma questa non resta uguale in ogni sua parte.
Il punto più freddo è il ripiano in basso e questo è il posto adatto per conservare la carne e il pesce freschi; un pò più caldo è, invece, il cassetto al di sotto, ideale per frutta e verdura.
Le uova, i prodotti caseari, i salumi, gli avanzi di cibi precedentemente cotti, le torte e i prodotti contrassegnati dalla scritta "Dopo l'apertura conservare in frigorifero" vanno posizionati nelle mensole centrali oppure se non c'è più spazio in quelle più in alto. Infine, bibite, salse e grassi da condimento che necessitano solo di una leggera refrigerazione, vanno messi nello scompartimento della porta, cioè nel punto più caldo.
Ricordate che per i cibi industriali e confezionati è necessario non superare la data di scadenza del prodotto, per gli altri è bene tenere a mente le seguenti indicazioni:
- in frigorifero;
le carni crude si conservano da 1 a 4 giorni in base alla grandezza del taglio,
le carni cotte o conservate da 2 a 8 giorni, il pesce fresco o cotto al massimo 2 giorni, minestre e paste e formaggi freschi da 2 a 3 giorni,
formaggi stagionati anche più di un mese, verdura e frutta da 3 a 8 giorni,
scatolame aperto da 2 a 5 giorni. - in freezer;
carni crude da 1 a 12 mesi, pesce fresco da 15 giorni a 2 mesi, pane e farinacei da 1 a 2 mesi, dolci da 2 a 3 mesi, verdura e frutta cotte da 6 a 8 mesi.
Insomma, se non esistesse il frigorifero, non sapremmo come conservare in sicurezza tutti i nostri alimenti e, non meno importante, tutti quei “simpatici” magnetini che compriamo come “souvenir” e che fanno del nostro elettrodomestico un vero e proprio diario di viaggio.