La mandorla è una drupa di colore biancastro, coperta da una pellicola sottile e racchiusa da uno strato carnoso duro, che si trasforma in guscio a maturazione.
Le mandorle si classificano in due categorie: dolci (Prunus amygdalus var. dulcis) e amare (Prunus amgydalus var. amara).
Le mandorle dolci costituiscono la varietà commestibile. Di forma ovoidale, di consistenza malleabile e di sapore amaro burroso, in commercio si trovano anche sgusciate, intere, a fettine o a pezzetti, con la buccia, o pelate. Le mandorle amare sono usate per fare l’olio di mandorla, utilizzato per dare sapore a cibi e a liquori come l’amaretto. Non sono commestibili così come sono, perché contengono sostanze tossiche (come l’acido cianidrico) che sono eliminate nella produzione dell’olio di mandorle.
Si ritiene che la mandorla sia originaria dell’Asia occidentale e del Nord Africa. Era un ingrediente molto apprezzato nei pani serviti ai faraoni. Alla mandorla sono stati attribuiti diversi significati religiosi e sociali. I romani gettavano mandorle sui novelli sposi come talismano di fertilità. Oggi ai novelli sposi sono offerti confetti di mandorle, simbolo di felicità, buona salute, fortuna e fertilità.
Le coltivazioni del mandorlo si trovano principalmente in Spagna, Italia, Portogallo, Marocco e California.
Le mandorle sono ricchissime di sostanze nutritive. Sono una fonte eccellente di oli (60%) monoinsaturi e polinsaturi, di proteine (20%), di potassio, magnesio, calcio, ferro, zinco, vitamina E.
Contengono anche buone quantità di flavonoidi che svolgono un’importante azione antiossidante. Le mandorle, inoltre, per la ricchezza di grassi insaturi sembrano prevenire le malattie cardiache, abbassando significativamente i livelli di colesterolo LDL nel sangue.
E’ proprio la ricchezza in grassi delle mandorle, però, che si traduce in un elevato contenuto di calorie. Si pensi che 100 g di mandorle forniscono circa 600 calorie.
Le mandorle si classificano in due categorie: dolci (Prunus amygdalus var. dulcis) e amare (Prunus amgydalus var. amara).
Le mandorle dolci costituiscono la varietà commestibile. Di forma ovoidale, di consistenza malleabile e di sapore amaro burroso, in commercio si trovano anche sgusciate, intere, a fettine o a pezzetti, con la buccia, o pelate. Le mandorle amare sono usate per fare l’olio di mandorla, utilizzato per dare sapore a cibi e a liquori come l’amaretto. Non sono commestibili così come sono, perché contengono sostanze tossiche (come l’acido cianidrico) che sono eliminate nella produzione dell’olio di mandorle.
Si ritiene che la mandorla sia originaria dell’Asia occidentale e del Nord Africa. Era un ingrediente molto apprezzato nei pani serviti ai faraoni. Alla mandorla sono stati attribuiti diversi significati religiosi e sociali. I romani gettavano mandorle sui novelli sposi come talismano di fertilità. Oggi ai novelli sposi sono offerti confetti di mandorle, simbolo di felicità, buona salute, fortuna e fertilità.
Le coltivazioni del mandorlo si trovano principalmente in Spagna, Italia, Portogallo, Marocco e California.
Le mandorle sono ricchissime di sostanze nutritive. Sono una fonte eccellente di oli (60%) monoinsaturi e polinsaturi, di proteine (20%), di potassio, magnesio, calcio, ferro, zinco, vitamina E.
Contengono anche buone quantità di flavonoidi che svolgono un’importante azione antiossidante. Le mandorle, inoltre, per la ricchezza di grassi insaturi sembrano prevenire le malattie cardiache, abbassando significativamente i livelli di colesterolo LDL nel sangue.
E’ proprio la ricchezza in grassi delle mandorle, però, che si traduce in un elevato contenuto di calorie. Si pensi che 100 g di mandorle forniscono circa 600 calorie.