L’albicocca (Prunus armenaica) è una “drupa” ovvero un frutto carnoso, contenente un seme racchiuso in un nocciolo duro. Di colore arancione e dalla buccia vellutata, l’albicocca fresca e matura ha forma rotonda, con un diametro di circa 5 cm ed è appartenente alle Rosacee, la stessa famiglia delle mandorle, ciliegie, pesche e prugne. La polpa, poco succosa, possiede un caratteristico odore di muschio e ha un sapore leggermente acidulo ma molto gustoso.
Originarie della Cina nordorientale, si racconta che le albicocche furono fatte conoscere da Alessandro il Grande in Grecia e da qui poi utilizzate ed apprezzate in tutto il bacino del Mediterraneo. Coltivate in climi caldi e temperati, i principali produttori di albicocche sono oggi Turchia, Italia, Spagna, Grecia e Stati Uniti ed il miglior periodo per la raccolta va da giugno ad agosto.
Le albicocche sono una eccellente fonte di potassio, magnesio, calcio e carotenoidi (licopene e luteina), responsabili del colore arancio e giallo del frutto e particolarmente utili nella prevenzione della degenerazione maculare e delle principali malattie neoplastiche e cardiovascolari.
Un etto di albicocche fresche fornisce metà del fabbisogno completo giornaliero di vitamina A in un adulto. Per il buon contenuto di ferro (0,4 mg/100g) e vit C (10 mg/100g) le albicocche sono poi molto indicate in caso di anemia e spossatezza.
Una porzione da 100 g di alimento (circa 3 albicocche) fornisce 48 Kcal, 1,4 g di proteine, 0,4 g di grassi e 11,1 g di carboidrati, con 2 g di fibre e 9,2g di zuccheri semplici (saccarosio, glucosio e fruttosio).
Spesso le albicocche vengono essiccate e cotte per la produzione di dolci e composte o anche distillate per la preparazione di brandy e liquori. Un’ottima acquavite di albicocche dal nome Abricotine viene distillata e prodotta nel Canton Vallese in Svizzera.
La gelatina di albicocche è utilizzata per la glassatura della tipica torta Sacher anche se forse il modo migliore per apprezzare appieno il gusto di questo frutto primaverile è mangiato fresco da solo o in associazione ad altra frutta ad esempio in una macedonia al mattino per una carica di energia.
Originarie della Cina nordorientale, si racconta che le albicocche furono fatte conoscere da Alessandro il Grande in Grecia e da qui poi utilizzate ed apprezzate in tutto il bacino del Mediterraneo. Coltivate in climi caldi e temperati, i principali produttori di albicocche sono oggi Turchia, Italia, Spagna, Grecia e Stati Uniti ed il miglior periodo per la raccolta va da giugno ad agosto.
Le albicocche sono una eccellente fonte di potassio, magnesio, calcio e carotenoidi (licopene e luteina), responsabili del colore arancio e giallo del frutto e particolarmente utili nella prevenzione della degenerazione maculare e delle principali malattie neoplastiche e cardiovascolari.
Un etto di albicocche fresche fornisce metà del fabbisogno completo giornaliero di vitamina A in un adulto. Per il buon contenuto di ferro (0,4 mg/100g) e vit C (10 mg/100g) le albicocche sono poi molto indicate in caso di anemia e spossatezza.
Una porzione da 100 g di alimento (circa 3 albicocche) fornisce 48 Kcal, 1,4 g di proteine, 0,4 g di grassi e 11,1 g di carboidrati, con 2 g di fibre e 9,2g di zuccheri semplici (saccarosio, glucosio e fruttosio).
Spesso le albicocche vengono essiccate e cotte per la produzione di dolci e composte o anche distillate per la preparazione di brandy e liquori. Un’ottima acquavite di albicocche dal nome Abricotine viene distillata e prodotta nel Canton Vallese in Svizzera.
La gelatina di albicocche è utilizzata per la glassatura della tipica torta Sacher anche se forse il modo migliore per apprezzare appieno il gusto di questo frutto primaverile è mangiato fresco da solo o in associazione ad altra frutta ad esempio in una macedonia al mattino per una carica di energia.