Prodotto dalle api per il loro nutrimento, il miele può avere un colore ambra, rosso o marrone. Ogni ape (Apis mellifica o mellifera), trasforma il nettare dei
fiori in miele, attraverso una reazione chimica in cui intervengono gli enzimi della saliva. Il miele poi, depositato dalle api sulle pareti dell'alveare, riduce il suo contenuto in acqua grazie al battito molto rapido delle ali che lo arieggiano.
È difficile credere, considerando le tonnellate di miele prodotte ogni anno, che un'ape nel corso di tutta la vita produca solo mezzo cucchiaino di miele. La consistenza e il sapore del miele dipendono dai fiori scelti dalle api (erica, alfa alfa, trifoglio, acacia, timo, lavanda, castagno..).
Stando agli antichi scritti sumeri ed egizi, il miele è stato utilizzato fin dai tempi antichi come nutrimento e rimedio salutare e si racconta che, i conquistatori spagnoli del Nuovo Mondo rimasero sorpresi nel vedere che gli indigeni del Centro e Sud America allevavano le api per raccogliere il miele.
Il miele è fonte di riboflavina, vitamina B6, ferro e manganese. Un etto di miele contiene ben 304 calorie, la maggior parte sotto forma di zuccheri semplici, principalmente glucosio e fruttosio, e per tale motivo è fonte di carboidrati immediatamente disponibili, ovvero di energia "veloce" utilizzabile dal nostro organismo.
Le sue proprietà dipendono dal modo in cui è stato lavorato, e dalla qualità dei fiori che le api hanno utilizzato per raccogliere il polline.
Il miele, in particolare quello scuro, è ricco di composti fenolici, come i flavonoidi, che svolgono significative attività antiossidanti.
Grazie alle sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti, il miele in passato è stato utilizzato ad uso topico per il trattamento di scottature e ferite.
Attualmente, la pinocembrina, in esso presente è proprio studiata per le sue proprietà antibatteriche.
Ê stato dimostrato, inoltre, che il consumo di miele migliora i livelli di antiossidanti nel sangue, aiutando a prevenire la perossidazione dei lipidi (come il colesterolo) da parte dei radicali liberi, con il conseguente effetto preventivo dei processi
aterosclerotici.
L'elevato contenuto in zuccheri ne favorisce la conservazione anche per lunghi periodi, anche se, non andrebbe conservato in un ambiente freddo, in quanto cambiando la viscosità potrebbero alterarsi profumo e gusto.
fiori in miele, attraverso una reazione chimica in cui intervengono gli enzimi della saliva. Il miele poi, depositato dalle api sulle pareti dell'alveare, riduce il suo contenuto in acqua grazie al battito molto rapido delle ali che lo arieggiano.
È difficile credere, considerando le tonnellate di miele prodotte ogni anno, che un'ape nel corso di tutta la vita produca solo mezzo cucchiaino di miele. La consistenza e il sapore del miele dipendono dai fiori scelti dalle api (erica, alfa alfa, trifoglio, acacia, timo, lavanda, castagno..).
Stando agli antichi scritti sumeri ed egizi, il miele è stato utilizzato fin dai tempi antichi come nutrimento e rimedio salutare e si racconta che, i conquistatori spagnoli del Nuovo Mondo rimasero sorpresi nel vedere che gli indigeni del Centro e Sud America allevavano le api per raccogliere il miele.
Il miele è fonte di riboflavina, vitamina B6, ferro e manganese. Un etto di miele contiene ben 304 calorie, la maggior parte sotto forma di zuccheri semplici, principalmente glucosio e fruttosio, e per tale motivo è fonte di carboidrati immediatamente disponibili, ovvero di energia "veloce" utilizzabile dal nostro organismo.
Le sue proprietà dipendono dal modo in cui è stato lavorato, e dalla qualità dei fiori che le api hanno utilizzato per raccogliere il polline.
Il miele, in particolare quello scuro, è ricco di composti fenolici, come i flavonoidi, che svolgono significative attività antiossidanti.
Grazie alle sue proprietà antisettiche e cicatrizzanti, il miele in passato è stato utilizzato ad uso topico per il trattamento di scottature e ferite.
Attualmente, la pinocembrina, in esso presente è proprio studiata per le sue proprietà antibatteriche.
Ê stato dimostrato, inoltre, che il consumo di miele migliora i livelli di antiossidanti nel sangue, aiutando a prevenire la perossidazione dei lipidi (come il colesterolo) da parte dei radicali liberi, con il conseguente effetto preventivo dei processi
aterosclerotici.
L'elevato contenuto in zuccheri ne favorisce la conservazione anche per lunghi periodi, anche se, non andrebbe conservato in un ambiente freddo, in quanto cambiando la viscosità potrebbero alterarsi profumo e gusto.