Lo zenzero è una pianta erbacea originaria del Sudest asiatico, ma coltivata in tutta la fascia tropicale e subtropicale.
Citato nella letteratura cinese, indiana e mediorientale, il rizoma tuberoso della pianta è un componente molto comune nella cucina di questi popoli. Il nome botanico, Zingiber officinalis è forse derivato dal sanscrito singabera che significa "a forma di corno"e questo nome rispecchia proprio la particolare forma del rizoma, caratterizzata da piccoli "bracci" irregolari. L'interno è di colore giallo pallido, con buccia marrone chiaro. La sua consistenza è soda, dal gusto fragrante e pungente.
Gli antichi romani lo importarono dalla Cina circa 2000 anni fa, ma fino al IX secolo la sua popolarità fu limitata, in quanto essendo importato dall'Asia risultava alquanto costoso. Introdotto dagli esploratori spagnoli nelle Indie Occidentali, in Messico ed in Sudamerica per aumentarne la disponibilità, fu esportato poi da queste regioni in Europa, attraverso scambi commerciali. Nel Medioevo e nel Rinascimento, lo zenzero divenne protagonista delle tavole con il sale ed il pepe. Nei pub inglesi sembra che gli osti lo offrissero tritato in piattini per mischiarlo alla birra e da qui poi sia nato il soft drink a base di estratto di zenzero ginger ale.
Lo zenzero si trova principalmente sotto forma di radici intere fresche o essiccate, con o senza buccia o sotto forma di polvere. È possibile trovarlo anche conservato in sciroppo di zucchero o in aceto (tipico da accompagnamento al sushi per rinfrescare il palato tra una portata e l'altra).
Lo zenzero, grazie ai suoi principi attivi ed alle proteasi in esso presenti, ripristina la corretta acidità gastrointestinale, favorisce la digestione e promuove l'eliminazione dei gas intestinali alleviandone gli spasmi. Lo zenzero contiene complessi vitaminici A, B6 e K. Le sue proprietà terapeutiche sono da attribuire principalmente al suo componente attivo il gingerolo. La sua azione si esplica principalmente a livello del tratto gastrointestinale ma, sembra avere anche una potente azione antinfiammatoria in casi di osteoartrite o di artrite reumatoide alleviandone il dolore. Lo zenzero sembra anche essere efficace, nel ridurre se presente il senso di nausea e nel combattere l'emicrania.
In cucina, usiamolo allora per dare vivacità a primi piatti come il riso, oppure in aggiunta a frutta fresca o succhi ad esempio di pompelmo, carota e mela o ancora come semplice infuso corroborante a base di tè.
Citato nella letteratura cinese, indiana e mediorientale, il rizoma tuberoso della pianta è un componente molto comune nella cucina di questi popoli. Il nome botanico, Zingiber officinalis è forse derivato dal sanscrito singabera che significa "a forma di corno"e questo nome rispecchia proprio la particolare forma del rizoma, caratterizzata da piccoli "bracci" irregolari. L'interno è di colore giallo pallido, con buccia marrone chiaro. La sua consistenza è soda, dal gusto fragrante e pungente.
Gli antichi romani lo importarono dalla Cina circa 2000 anni fa, ma fino al IX secolo la sua popolarità fu limitata, in quanto essendo importato dall'Asia risultava alquanto costoso. Introdotto dagli esploratori spagnoli nelle Indie Occidentali, in Messico ed in Sudamerica per aumentarne la disponibilità, fu esportato poi da queste regioni in Europa, attraverso scambi commerciali. Nel Medioevo e nel Rinascimento, lo zenzero divenne protagonista delle tavole con il sale ed il pepe. Nei pub inglesi sembra che gli osti lo offrissero tritato in piattini per mischiarlo alla birra e da qui poi sia nato il soft drink a base di estratto di zenzero ginger ale.
Lo zenzero si trova principalmente sotto forma di radici intere fresche o essiccate, con o senza buccia o sotto forma di polvere. È possibile trovarlo anche conservato in sciroppo di zucchero o in aceto (tipico da accompagnamento al sushi per rinfrescare il palato tra una portata e l'altra).
Lo zenzero, grazie ai suoi principi attivi ed alle proteasi in esso presenti, ripristina la corretta acidità gastrointestinale, favorisce la digestione e promuove l'eliminazione dei gas intestinali alleviandone gli spasmi. Lo zenzero contiene complessi vitaminici A, B6 e K. Le sue proprietà terapeutiche sono da attribuire principalmente al suo componente attivo il gingerolo. La sua azione si esplica principalmente a livello del tratto gastrointestinale ma, sembra avere anche una potente azione antinfiammatoria in casi di osteoartrite o di artrite reumatoide alleviandone il dolore. Lo zenzero sembra anche essere efficace, nel ridurre se presente il senso di nausea e nel combattere l'emicrania.
In cucina, usiamolo allora per dare vivacità a primi piatti come il riso, oppure in aggiunta a frutta fresca o succhi ad esempio di pompelmo, carota e mela o ancora come semplice infuso corroborante a base di tè.