L’uva è un’infruttescenza, ovvero un insieme di frutti detti grappolo, caratterizzata da piccoli acini di forma rotonda o ovale, con polpa dolce e traslucida, racchiusi in una buccia liscia e pigmentata.
Consumata fin dalla preistoria e coltivata fin dal 5000 a.C., l’uva era tenuta in grande considerazione dalla civiltà greca e romana principalmente per la produzione di vino.
Nel II secolo fu piantata nella valle del Reno e, circa 300 anni fa, introdotta dagli spagnoli in America. Oggi i maggiori produttori sono Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico e Cile.
Le principali specie di vite sono l’europea (Vitis vinifera)disponibile in tarda estate-autunno e destinata alla tavola, alla produzione di vino e uva passa, le nordamericane (Vitis labrusca e Vitis rotundifolia) adatte sia per estrarre il succo che come uva da tavola, e gli ibridi francesi usati principalmente per la produzione di vino.
L’uva è un’eccellente fonte di flavonoidi, sostanze benefiche per la salute. In genere più il colore del frutto è intenso, più alta è la loro concentrazione. Si tratta di antiossidanti che, assieme al resveratrolo, altro componente chiave dell’uva, aiutano a prevenire l'insorgenza di placche trombotiche ed ateromasiche e svolgono attività antinfiammatorie, antiaging e antitumorali. Da qui il “paradosso francese”; un fenomeno che indica come, in Francia, dove il consumo di uva da tavola e di vino è alto, l'incidenza di mortalità per malattie cardiovascolari è piuttosto bassa, nonostante si mangino molti alimenti ricchi in acidi grassi saturi.
L’ uva è una buona fonte anche di manganese, vitamina B6, tiamina, riboflavina, potassio e vitamina C.
A tutte queste proprietà benefiche occorre, però, ricordare che un grappolo di un paio d’etti d’uva, non difficile da servire in una sola porzione, fornisce circa 31 g di zuccheri quindi, mangiamola con piacere ma senza esagerare!
Consumata fin dalla preistoria e coltivata fin dal 5000 a.C., l’uva era tenuta in grande considerazione dalla civiltà greca e romana principalmente per la produzione di vino.
Nel II secolo fu piantata nella valle del Reno e, circa 300 anni fa, introdotta dagli spagnoli in America. Oggi i maggiori produttori sono Italia, Spagna, Stati Uniti, Messico e Cile.
Le principali specie di vite sono l’europea (Vitis vinifera)disponibile in tarda estate-autunno e destinata alla tavola, alla produzione di vino e uva passa, le nordamericane (Vitis labrusca e Vitis rotundifolia) adatte sia per estrarre il succo che come uva da tavola, e gli ibridi francesi usati principalmente per la produzione di vino.
L’uva è un’eccellente fonte di flavonoidi, sostanze benefiche per la salute. In genere più il colore del frutto è intenso, più alta è la loro concentrazione. Si tratta di antiossidanti che, assieme al resveratrolo, altro componente chiave dell’uva, aiutano a prevenire l'insorgenza di placche trombotiche ed ateromasiche e svolgono attività antinfiammatorie, antiaging e antitumorali. Da qui il “paradosso francese”; un fenomeno che indica come, in Francia, dove il consumo di uva da tavola e di vino è alto, l'incidenza di mortalità per malattie cardiovascolari è piuttosto bassa, nonostante si mangino molti alimenti ricchi in acidi grassi saturi.
L’ uva è una buona fonte anche di manganese, vitamina B6, tiamina, riboflavina, potassio e vitamina C.
A tutte queste proprietà benefiche occorre, però, ricordare che un grappolo di un paio d’etti d’uva, non difficile da servire in una sola porzione, fornisce circa 31 g di zuccheri quindi, mangiamola con piacere ma senza esagerare!