La Spirulina, molto utilizzata soprattutto nella dieta vegetariana, per le sue molteplici proprietà nutritive è considerata un "superfood o superalimento" anche della dieta mediterranea e nella pratica quotidiana è utilizzata come integratore naturale per sportivi, nella prevenzione e cura di svariati malesseri, come rinvigorente in casi di spossatezza, oppure semplicemente utilizzata in cucina per rendere più gustosi e completi i piatti.
Così chiamata per la sua tipica forma a spirale, la Spirulina comunemente considerata un'alga, è una delle più antiche forme di vita sulla terra ed è oggi classificata più propriamente tra i cianobatteri del genere Arthrospira. La specie di interesse ad uso alimentare è l’Arthrospira platensis originaria dell’Asia e dell’Africa (rispettivamente lago Chenghaiin Cina e lago Ciad in Africa). Laghi naturali di spirulina sono presenti ancora oggi in Etiopia, Kenya, Messico, Perù, Ciad, ma la maggior parte della biomassa algale proviene oggi però da laghi artificiali presenti in Cile, India, Giappone, Cuba , Messico, Sudafrica, Taiwan, Thailandia e negli Stati Uniti. I maggiori produttori sono Stati Uniti (California e Hawaii), Tailandia, India, Cina, Pakistan, Cile e Myanmar.
L’Atrhrospira cresce in acque salmastre con elevati livelli di alcalinità (pH compreso tra 8,3 e 11), con un valore di pH ottimale intorno a 9,6. Al momento della raccolta la poltiglia algale viene fatta essiccare tramite liofilizzazione o atomizzazione mantenendo temperature intorno ai 40°C.
A temperature più alte infatti molte proteine e micronutrienti importanti potrebbero degradarsi. Alcuni produttori sono in grado di raccogliere in questo modo fino ad una tonnellata di alghe per ettaro al giorno. E’ stato stimato che per ottenere la stessa quantità di proteine dalla soia, dai cereali e dai bovini servirebbe una superficie coltivabile rispettivamente di 26 volte, 36 volte e ben 300 volte più grande e, inoltre, bastano 2100 litri, mentre per la soia 9000 e per i bovini 100.000.
Le prime testimonianze sull’uso della spirulina a scopo alimentare risalgono a più di 500 anni fa quando i conquistatori spagnoli dell’America centrale videro gli aztechi cibarsi di una strana focaccia dal nome tecuitlat cui attribuivano misteriosi effetti rinvigorenti.
E’ proprio per le sue alte rese e per il suo elevato contenuto nutritivo che, alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Alimentazione svoltasi nel 1974, la spirulina è stata definita “il miglior cibo del futuro”. Da qui, alcuni Paesi appartenenti alle Nazioni Unite fondarono nel 2003 l’IIMSAM, ovvero l’Istituzione Intergovernativa per l’utilizzo della Spirulina come possibile soluzione alla malnutrizione nel mondo. La spirulina presenta aspetti talmente interessanti dal punto di vista nutrizionale che sia la NASA che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ne considerano l’impiego durante le missioni interplanetarie.
Le sue proprietà benefiche sono da attribuire all’armoniosa concentrazione e combinazione di sostanze nutritive in essa contenute.
L’elevato contenuto di antiossidanti naturali risulta efficace nel contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule dell’organismo, con conseguenze positive anche sulle funzionalità muscolari e metaboliche. Diverse sostanze contenute nella spirulina tra cui l’enzima SOD (superossido dimustasi) risultano particolarmente efficaci nel combattere le infiammazioni e la perossidazione lipidica. In questo modo la microalga è efficace anche nel contrastare i comuni fattori di rischio cardiovascolare. Di questi effetti positivi possono beneficiare persone di tutte le età, ma anche e soprattutto gli anziani.
L’assunzione giornaliera di soli 2 grammi al giorno è stato dimostrato essere sufficiente a ridurre i livelli di trigliceridi e di LDL anche se gli effetti più significativi si avrebbero con dosi più elevate (4 grammi per un periodo almeno di sei settimane). La spirulina si è dimostrata utile nella riduzione del colesterolo totale e dei trigliceridi, nell’aumento del colesterolo “buono” (HDL) a scapito di quello “cattivo” (LDL) e nell’abbassamento della pressione sistolica e diastolica nei pazienti sottoposti al test. Studi clinici e preclinici provano l’efficacia della microalga anche sul diabete in pazienti d’età avanzata.
La spirulina è caratterizzata da buone proprietà immunomodulatrici, che permettono di regolare e rendere più efficiente la risposta immunitaria dell’organismo; per questo, essa viene apprezzata come coadiuvante per il trattamento delle allergie. E’ stata dimostrata la sua capacità di regolare e rendere più efficiente la risposta immunitaria dell’organismo (attraverso l’inibizione della produzione di interleuchina-4) nel trattamento di rinite allergica stagionale causata da pollini (come febbre da fieno) o rinite allergica perenne causata da allergeni comunemente dispersi nell’aria.
In studi in vitro, si è dimostrato che la spirulina è in grado di legare a sé il ferro, proprietà che può essere sfruttata nel caso di terapie d’urto che prevedono l’impiego di questo elemento in dosi molto elevate (come ad esempio nella cura dei neuroblastomi). Con la somministrazione di spirulina in bambini affetti da denutrizione o malnutrizione è possibile migliorare il quadro anemico, nonché ottenere un aumento del peso corporeo e migliorarne la salute complessiva. Per questo, le sue applicazioni soprattutto nei paesi più poveri sono state ampiamente dibattute e messe al vaglio dalla comunità scientifica internazionale.
Per l’elevato contenuto di proteine ad alto valore biologico e la buona fonte di antiossidanti utili a combattere lo stress ossidativo dovuto all’intenso esercizio fisico, è adatta all’alimentazione degli sportivi.
Ampiamente dibattuto è stato invece in passato il ruolo della spirulina come fonte di vitamina B12. Oggi questo aspetto è stato ampiamente chiarito anche dalla SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) che ha precisato che nessun cibo vegetale (compresa la spirulina ed altre fonti algali) a meno che non sia addizionato con questa vitamina rappresenta una fonte affidabile di vitamina B12.
Come fonte alimentare si trova sotto forma di estratto secco in polvere, utilizzata come ingrediente nei cibi o spezie, o come integratore in compresse generalmente da 300-500 mg. Il dosaggio può variare in base alle esigenze personali, ma normalmente le assunzioni vanno dai 3 ai 5 grammi al giorno. E’ possibile comunque utilizzare quantità fino a 10 g al giorno.
Così chiamata per la sua tipica forma a spirale, la Spirulina comunemente considerata un'alga, è una delle più antiche forme di vita sulla terra ed è oggi classificata più propriamente tra i cianobatteri del genere Arthrospira. La specie di interesse ad uso alimentare è l’Arthrospira platensis originaria dell’Asia e dell’Africa (rispettivamente lago Chenghaiin Cina e lago Ciad in Africa). Laghi naturali di spirulina sono presenti ancora oggi in Etiopia, Kenya, Messico, Perù, Ciad, ma la maggior parte della biomassa algale proviene oggi però da laghi artificiali presenti in Cile, India, Giappone, Cuba , Messico, Sudafrica, Taiwan, Thailandia e negli Stati Uniti. I maggiori produttori sono Stati Uniti (California e Hawaii), Tailandia, India, Cina, Pakistan, Cile e Myanmar.
L’Atrhrospira cresce in acque salmastre con elevati livelli di alcalinità (pH compreso tra 8,3 e 11), con un valore di pH ottimale intorno a 9,6. Al momento della raccolta la poltiglia algale viene fatta essiccare tramite liofilizzazione o atomizzazione mantenendo temperature intorno ai 40°C.
A temperature più alte infatti molte proteine e micronutrienti importanti potrebbero degradarsi. Alcuni produttori sono in grado di raccogliere in questo modo fino ad una tonnellata di alghe per ettaro al giorno. E’ stato stimato che per ottenere la stessa quantità di proteine dalla soia, dai cereali e dai bovini servirebbe una superficie coltivabile rispettivamente di 26 volte, 36 volte e ben 300 volte più grande e, inoltre, bastano 2100 litri, mentre per la soia 9000 e per i bovini 100.000.
Le prime testimonianze sull’uso della spirulina a scopo alimentare risalgono a più di 500 anni fa quando i conquistatori spagnoli dell’America centrale videro gli aztechi cibarsi di una strana focaccia dal nome tecuitlat cui attribuivano misteriosi effetti rinvigorenti.
E’ proprio per le sue alte rese e per il suo elevato contenuto nutritivo che, alla Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sull’Alimentazione svoltasi nel 1974, la spirulina è stata definita “il miglior cibo del futuro”. Da qui, alcuni Paesi appartenenti alle Nazioni Unite fondarono nel 2003 l’IIMSAM, ovvero l’Istituzione Intergovernativa per l’utilizzo della Spirulina come possibile soluzione alla malnutrizione nel mondo. La spirulina presenta aspetti talmente interessanti dal punto di vista nutrizionale che sia la NASA che l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) ne considerano l’impiego durante le missioni interplanetarie.
Le sue proprietà benefiche sono da attribuire all’armoniosa concentrazione e combinazione di sostanze nutritive in essa contenute.
L’elevato contenuto di antiossidanti naturali risulta efficace nel contrastare i radicali liberi e l’invecchiamento delle cellule dell’organismo, con conseguenze positive anche sulle funzionalità muscolari e metaboliche. Diverse sostanze contenute nella spirulina tra cui l’enzima SOD (superossido dimustasi) risultano particolarmente efficaci nel combattere le infiammazioni e la perossidazione lipidica. In questo modo la microalga è efficace anche nel contrastare i comuni fattori di rischio cardiovascolare. Di questi effetti positivi possono beneficiare persone di tutte le età, ma anche e soprattutto gli anziani.
L’assunzione giornaliera di soli 2 grammi al giorno è stato dimostrato essere sufficiente a ridurre i livelli di trigliceridi e di LDL anche se gli effetti più significativi si avrebbero con dosi più elevate (4 grammi per un periodo almeno di sei settimane). La spirulina si è dimostrata utile nella riduzione del colesterolo totale e dei trigliceridi, nell’aumento del colesterolo “buono” (HDL) a scapito di quello “cattivo” (LDL) e nell’abbassamento della pressione sistolica e diastolica nei pazienti sottoposti al test. Studi clinici e preclinici provano l’efficacia della microalga anche sul diabete in pazienti d’età avanzata.
La spirulina è caratterizzata da buone proprietà immunomodulatrici, che permettono di regolare e rendere più efficiente la risposta immunitaria dell’organismo; per questo, essa viene apprezzata come coadiuvante per il trattamento delle allergie. E’ stata dimostrata la sua capacità di regolare e rendere più efficiente la risposta immunitaria dell’organismo (attraverso l’inibizione della produzione di interleuchina-4) nel trattamento di rinite allergica stagionale causata da pollini (come febbre da fieno) o rinite allergica perenne causata da allergeni comunemente dispersi nell’aria.
In studi in vitro, si è dimostrato che la spirulina è in grado di legare a sé il ferro, proprietà che può essere sfruttata nel caso di terapie d’urto che prevedono l’impiego di questo elemento in dosi molto elevate (come ad esempio nella cura dei neuroblastomi). Con la somministrazione di spirulina in bambini affetti da denutrizione o malnutrizione è possibile migliorare il quadro anemico, nonché ottenere un aumento del peso corporeo e migliorarne la salute complessiva. Per questo, le sue applicazioni soprattutto nei paesi più poveri sono state ampiamente dibattute e messe al vaglio dalla comunità scientifica internazionale.
Per l’elevato contenuto di proteine ad alto valore biologico e la buona fonte di antiossidanti utili a combattere lo stress ossidativo dovuto all’intenso esercizio fisico, è adatta all’alimentazione degli sportivi.
Ampiamente dibattuto è stato invece in passato il ruolo della spirulina come fonte di vitamina B12. Oggi questo aspetto è stato ampiamente chiarito anche dalla SSNV (Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana) che ha precisato che nessun cibo vegetale (compresa la spirulina ed altre fonti algali) a meno che non sia addizionato con questa vitamina rappresenta una fonte affidabile di vitamina B12.
Come fonte alimentare si trova sotto forma di estratto secco in polvere, utilizzata come ingrediente nei cibi o spezie, o come integratore in compresse generalmente da 300-500 mg. Il dosaggio può variare in base alle esigenze personali, ma normalmente le assunzioni vanno dai 3 ai 5 grammi al giorno. E’ possibile comunque utilizzare quantità fino a 10 g al giorno.