Come sempre accade quando andiamo a fare la spesa al supermercato, la gamma di prodotti che ci vengono offerti è impressionante; ci muoviamo molto spesso in un labirinto di sapori, colori e odori che non sappiamo neanche decifrare.
Solo uno sguardo attento all'etichetta dei prodotti che compriamo, può aiutarci a scegliere davvero con consapevolezza ciò che mangiamo.
In vendita è possibile trovare prodotti sfusi o preincartati (cioè venduti al dettaglio e destinati ad un consumo immediato) e preconfezionati (imballati).
Scelto il prodotto da acquistare, vediamo allora, quali sono le principali informazioni riportate in etichetta utili ad orientarci in questo districato universo, fatto di marketing e di prodotti che poi arriveranno sulle nostre tavole
Diamo sempre uno sguardo attento:
Solo uno sguardo attento all'etichetta dei prodotti che compriamo, può aiutarci a scegliere davvero con consapevolezza ciò che mangiamo.
In vendita è possibile trovare prodotti sfusi o preincartati (cioè venduti al dettaglio e destinati ad un consumo immediato) e preconfezionati (imballati).
Scelto il prodotto da acquistare, vediamo allora, quali sono le principali informazioni riportate in etichetta utili ad orientarci in questo districato universo, fatto di marketing e di prodotti che poi arriveranno sulle nostre tavole
Diamo sempre uno sguardo attento:
- Al luogo di origine o di provenienza. E' obbligatorio riportare in etichetta il nome (la ragione sociale o il marchio depositato) e la sede del confezionatore o di un venditore, così come stabilito dal regolamento europeo. Recentemente anche per i prodotti agroalimentari è stata approvata la disposizione secondo cui deve essere indicato il luogo e l'origine di provenienza. Ricordiamo poi che alcuni prodotti "Made in Italy" possono anche essere pregiati di un marchio di qualità (STG, DOC, DOCG, DOP, IGP), indicazione facoltativa del produttore che come sappiamo garantisce la tipicità del prodotto che acquistiamo.
- All'elenco degli ingredienti. Con il termine "ingredienti" si intende qualsiasi sostanza, inclusi gli additivi, utilizzata nella preparazione di un prodotto alimentare e presente nel prodotto finito, anche se in forma più o meno modificata. Tutti gli alimenti contenuti nel prodotto devono essere indicati in ordine decrescente di quantità. Questo ci può far capire molto dell'alimento che stiamo comprando. Per esempio un succo di frutta che ha come primo ingrediente l'acqua conterrà poca frutta. L'elenco degli ingredienti non è richiesto per gli ortofrutticoli freschi, gli aceti di fermentazione, i formaggi, il burro, il latte, le creme fermentate ed, ovviamente, per i prodotti costituiti da un solo ingrediente come ad esempio le acque.
- All'etichettatura nutrizionale. In base al nuovo regolamento comunitario, dal corrente anno sarà resa obbligatoria per la maggior parte dei prodotti preconfezionati. Riporta le informazioni relative al valore energetico e ai nutrienti che compongono un cibo, ad esempio calorie, proteine, carboidrati, grassi , fibre alimentari, sodio ed altri sali minerali. La tabella nutrizionale può esprimere i valori in 100 g di prodotto o in porzione. Attenzione in quest'ultimo caso a comparare diversi prodotti perché ovviamente una porzione può avere un peso diverso a seconda del prodotto.
- Alla modalità di conservazione. Diventa obbligatoria solo quando è necessario seguire particolari accorgimenti prima e dopo l'apertura della confezione. Un esempio sono i succhi di frutta o altri liquidi pastorizzati, che, una volta aperti, possono essere conservati solo in frigorifero, i cibi in scatola da conservare in luogo freddo e asciutto oppure i cibi surgelati da conservare alla temperatura riportata in etichetta.
- Al termine minimo di conservazione o data di scadenza. Se è presente la scritta "da consumarsi preferibilmente entro il..." o " termine minimo di conservazione..." vuol dire che quell'alimento no ha una vera data di scadenza, ma sta ad indicare che, dopo quella data, è possibile non mantenga le sue specifiche proprietà nutrizionali. Un esempio è lo yogurt, mangiato dopo la data riportata non è dannoso per la salute, ma, la sua carica microbica, e quindi la sua azione benefica per la funzionalità intestinale, si riduce notevolmente. Se invece sull'etichetta è riportato " da consumarsi entro il..." vuol dire che dopo quella data il cibo non può essere più consumato perché con probabilità deteriorato.