Basta leggere un giornale di salute e benessere, o seguire un semplice programma di cucina alla TV, per essere catturati dalla miriade di informazioni che ci arrivano sulle esaltanti virtù di alcuni alimenti che la natura ci offre e che quotidianamente ritroviamo sulle nostre tavole.
In particolare, si parla tanto oggi di "cibi funzionali", ovvero alimenti o suoi componenti, di cui è stata dimostrata la capacità di ottenere un effetto benefico su una o più funzioni del nostro organismo, portando ad un miglioramento dello stato di salute e di benessere.
Gli alimenti funzionali non sono integrazioni dietetiche e dimostrano i loro effetti nelle quantità in cui vengono normalmente consumati con la dieta abituale. Un alimento funzionale può essere, inoltre, per legge, un alimento naturale oppure un alimento in cui un componente è stato aggiunto o eliminato, aumentato o ridotto rispetto alle quantità originariamente presente, modificato mediante processi tecnologici o aumentata la biodisponibilità. L'alimento funzionale, infine, non modifica le proprie caratteristiche organolettiche rispetto agli analoghi alimenti naturali.
I componenti che possono venire impiegati per formulare un prodotto funzionale possono essere numerosi: antiossidanti (flavonoidi, carotenoidi, licopene, polifenoli,ecc.), fibre vegetali, sali minerali, probiotici, prebiotici, fitosteroli, grassi polinsaturi omega 3. Gli scopi sono molteplici: ad esempio rafforzare le difese immunitarie, migliorare le funzioni intestinali, rallentare
l'invecchiamento cellulare, proteggere dalle patologie cardiovascolari.
Il Giappone ha il merito di aver lanciato il concetto di "cibo funzionale" con la messa in commercio del primo soft drink arricchito di fibra.
In commercio possiamo trovare:
E' importante ricordare che in ogni caso anche un "cibo funzionale" va sempre associato ad uno stile di vita attivo ed inserito all'interno di una dieta sana ed equilibrata.
In particolare, si parla tanto oggi di "cibi funzionali", ovvero alimenti o suoi componenti, di cui è stata dimostrata la capacità di ottenere un effetto benefico su una o più funzioni del nostro organismo, portando ad un miglioramento dello stato di salute e di benessere.
Gli alimenti funzionali non sono integrazioni dietetiche e dimostrano i loro effetti nelle quantità in cui vengono normalmente consumati con la dieta abituale. Un alimento funzionale può essere, inoltre, per legge, un alimento naturale oppure un alimento in cui un componente è stato aggiunto o eliminato, aumentato o ridotto rispetto alle quantità originariamente presente, modificato mediante processi tecnologici o aumentata la biodisponibilità. L'alimento funzionale, infine, non modifica le proprie caratteristiche organolettiche rispetto agli analoghi alimenti naturali.
I componenti che possono venire impiegati per formulare un prodotto funzionale possono essere numerosi: antiossidanti (flavonoidi, carotenoidi, licopene, polifenoli,ecc.), fibre vegetali, sali minerali, probiotici, prebiotici, fitosteroli, grassi polinsaturi omega 3. Gli scopi sono molteplici: ad esempio rafforzare le difese immunitarie, migliorare le funzioni intestinali, rallentare
l'invecchiamento cellulare, proteggere dalle patologie cardiovascolari.
Il Giappone ha il merito di aver lanciato il concetto di "cibo funzionale" con la messa in commercio del primo soft drink arricchito di fibra.
In commercio possiamo trovare:
- il pomodoro, il pompelmo rosa, l'anguria; naturalmente ricchi di licopene ad azione antiossidante;
- i legumi, ed in particolare la soia, che contengono isoflavoni utili in menopausa;
- frutta e verdura ad alto contenuto di carotenoidi (carote, zucca, peperoni, melone, albicocche..) che intervengono nel potenziare le difese immunitarie, proteggono dai danni solari e dalle principali patologie cardiovascolari e neoplastiche;
- prodotti lattiero caseari (es.yogurt, latti, bevande al latte) che mediante l'azione di batteri selezionati (probiotici) e/o di sostanze in grado di promuovere la crescita di specifici gruppi di batteri (prebiotici) regolano la funzionalità intestinale;
- margarine, yogurt, bevande a base di latti addizionati di steroli vegetali (o fitosteroli) sostanze che si sono dimostrate utili nel ridurre i valori di colesterolo plasmatico;
- il succo d'uva e numerose spezie ed aromi come erba cipollina, cipolle, aglio, che contengono polifenoli sostanze antiossidanti che intervengono nel ridurre il richio cardiovascolare.
E' importante ricordare che in ogni caso anche un "cibo funzionale" va sempre associato ad uno stile di vita attivo ed inserito all'interno di una dieta sana ed equilibrata.