Con il passare degli anni, la pelle subisce modificazioni a livello cellulare e strutturale. Si parla di crono-invecchiamento e si traduce in un lento cambiamento dell'aspetto esteriore.
Il tessuto cutaneo, più di ogni altro organo, essendo maggiormente esposto a fattori esterni (radiazioni solari, sbalzi di temperatura, inquinamento, ecc.) subisce questo graduale processo.
Se è vero che i modi e i tempi d'invecchiamento dell'organismo, pelle inclusa, dipendono dal nostro patrimonio genetico, alcuni fattori possono infatti accelerarlo:
In particolare, poi, alcune sostanze contenute negli alimenti sono capaci di influenzare in modo profondo il DNA, di interferire con le difese immunitarie e gli equilibri ormonali, di contrastare la formazione dei radicali liberi e l'invecchiamento cellulare.
Tra queste:
L'età ha quindi il suo peso, ma agire d'anticipo con uno stile di vita sano è possibile. Se è vero che "siamo ciò che mangiamo" (Ludwig Feuerbach 1804-1872), sono soprattutto i cibi che portiamo in tavola a determinare la bellezza della nostra pelle.
Seguire una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti e povera di sodio, bere molta acqua, mantenersi in esercizio fisico, evitare fumo ed alcol, evitare lunghe esposizioni al sole e dormire a sufficienza sono tutti interventi utili a contrastare i lenti processi legati all'invecchiamento cutaneo.
Il tessuto cutaneo, più di ogni altro organo, essendo maggiormente esposto a fattori esterni (radiazioni solari, sbalzi di temperatura, inquinamento, ecc.) subisce questo graduale processo.
Se è vero che i modi e i tempi d'invecchiamento dell'organismo, pelle inclusa, dipendono dal nostro patrimonio genetico, alcuni fattori possono infatti accelerarlo:
- le radiazioni UV (sole e lampade artificiali) possono causare nel tempo secchezza cutanea , depigmentazione della pelle, cheratosi, macchie e lentiggini;
- lo smog ed il fumo di sigaretta sono responsabili del così detto smoker's face con conseguente perdita di elasticità dell'epidermide, comparsa di rughe e segni evidenti sulla pelle;
- lo stress è responsabile di forte irritabilità, tendenza all'arrossamento, colorito spento, probabile comparsa di eruzioni cutanee;
- la menopausa che provoca la riduzione della produzione di estrogeni (ormoni che influenzano la rigenerazione cellulare) e determina una diminuzione della densità cutanea con un assottigliamento dell'epidermide;
- la disidratazione che determina un'immediata secchezza cutanea, con possibili screpolature e la comune sensazione di pelle ruvida al tatto;
- i repentini cambiamenti climatici sono spesso responsabili di una profonda disidratazione;
- un regime alimentare sbilanciato con poca frutta e verdura che, associato ad un'eccessiva assunzione di alcolici e/o farmaci, innesca processi ossidativi con formazione di radicali liberi e conseguente danno delle strutture cellulari;
In particolare, poi, alcune sostanze contenute negli alimenti sono capaci di influenzare in modo profondo il DNA, di interferire con le difese immunitarie e gli equilibri ormonali, di contrastare la formazione dei radicali liberi e l'invecchiamento cellulare.
Tra queste:
- la vitamina A presente nei grassi animali (es.tuorlo d'uovo, burro, olio di fegato di merluzzo) o sotto forma di beta-carotene nella frutta e nella verdura gialla e arancione (es. carote, albicocche, zucca, melone, patate dolci, pomodori secchi) e negli ortaggi di colore verde scuro (es. spinaci, rucola e broccoli);
- la vitamina E presente in oli vegetali, frutta secca (es. mandorle e noci), semi, ortaggi a foglia verde, cereali integrali, germe di grano, asparagi avocado, fegato, uova;
- la vitamina C presente in molti tipi di verdura e frutta fresca (es. agrumi, kiwi, fragole, peperoni, pomodori, cavolfiori, broccoli, verdure a foglia verde);
- le vitamine del gruppo B in particolare la B5 o acido pantotenico fondamentale per l'attività delle cellule e la rigenerazione dei tessuti (presente ad esempio in carni, uova, funghi, crostacei, lievito di birra) e la B12 che dà energia (come fonte affidabile presente solo nei cibi di origine animale);
- il selenio (presente nel lievito, germe di grano, riso e altri cereali integrali..) ed il coenzima Q10 (presente in piccole quantità in sardine, sgombri, soia, frutti oleosi e germe di grano);
- gli acidi grassi essenziali come omega-3 e omega-6 determinanti nel garantire l'elasticità del collagene e controllare i processi infiammatori (presenti in frutta secca, semi e oli di origine vegetale, pesce azzurro come aringhe, alici, salmone, sgombro..);
- i polifenoli contenuti nelle fonti vegetali (frutta e verdura fresca) attivi nella ricostruzione del collagene e nel mantenimento di una pelle giovane e radiosa.
L'età ha quindi il suo peso, ma agire d'anticipo con uno stile di vita sano è possibile. Se è vero che "siamo ciò che mangiamo" (Ludwig Feuerbach 1804-1872), sono soprattutto i cibi che portiamo in tavola a determinare la bellezza della nostra pelle.
Seguire una dieta equilibrata, ricca di antiossidanti e povera di sodio, bere molta acqua, mantenersi in esercizio fisico, evitare fumo ed alcol, evitare lunghe esposizioni al sole e dormire a sufficienza sono tutti interventi utili a contrastare i lenti processi legati all'invecchiamento cutaneo.